“Un’immagine vale di più di mille parole: rappresenta un’idea, un concetto, non una singola lettera od un suono”
Nata a Milano da genitori di origine pordenonese, Cristina Del Ponte è un’artista poliedrica, di grande volontà e forza d’animo, unita ad una solarità incontrollabile ed una sensibilità intensa. Dipinge e disegna con innato interesse, spaziando con molteplici tecniche. Modella il mistero della vita nascosto nella creta o realizza ceramiche Rakù policrome, riflesso della sua raffinatezza contemplativa, tuttora in evoluzione. L’arte per me, rappresenta un modo per parlare al mondo, cercare di far capire che viviamo guardando invece di osservare, perdendo così il tesoro di molte consapevolezze, afferma l’artista. All’età di otto mesi perde l’udito a seguito di una forte piressia. Avendolo perso in età pre-linguale, cerca di comunicare a pittogrammi; inizia così il suo percorso all’interno del mondo dell’arte. Dapprima con il disegno per poi abbracciare, all’età di otto anni, il mondo della pittura, ad acquerello e poi ad olio. A quindici anni dipinge i suoi primi affreschi. Studia presso l’Istituto d’arte di Cordenons diplomandosi nel 1995. Due anni prima, ottiene la selezione e il riconoscimento al concorso internazionale “l’Oggetto Neoeclettico” organizzato dall’Ente Fiera di Verona e vince il premio al concorso “Statue in disco”. Inizia ad esporre le sue prime opere, in mostre private minori. Si iscrive all’Istituto Universitario in Architettura di Venezia, dove nel 2004 consegue il dottorato in Architettura. Nel 2008 si trasferisce a Tarcento, dove si sposa nel 2011 e tuttora risiede. Nel 2012 organizza una personale ad Udine nella Sala comunale di Pantianicco. Nel 2013 partecipa alla collettiva “Festival degli artisti senza nome” al Palazzo Veneziano a Malborghetto. Nel 2016 prende parte a “Fashion e Arte Show” a Padova. Nel 2017 si propone alla XX collettiva internazionale di pittura, scultura, fotografia “Arte a Palazzo” ideata dalla Galleria Farini – Palazzo Fantuzzi a Bologna, con l’ospite d’onore Prof. Vittorio Sgarbi. Nel 2019 presenta la personale “Segni e Terre” a Palazzo Frangipane a Tarcento. Nel 2020 partecipa con le sue sculture alla mostra “Aghis e Aganis” presso il castello di Ragogna e nel 2022 a Treviso, presso la Loggia dei Cavalieri, espone nuovamente. Nel 2023, per conto della International Exhibition, concorre ad “Arte in maschera”, presso il centro espositivo San Vidal a Venezia e successivamente a Milano allo Spazio Arte Tolomeo nella collettiva “The Power of Art”.