“La maternità è la cosa più bella, non si può essere giudicate”

Numerose le prese di posizione sulla vicenda della pallavolista Lara Lugli, tra le atlete di spicco che stanno rimarcando quanto poco si stia facendo per i diritti e le tutele delle donne nello sport anche l’ex cestista friulana Stefania Zanussi che punta il dito anche sul mancato riconoscimento del professionismo femminile.

L’ex cestita sedeglianese, classe 65, portacolori della pallacanestro italiana ai massimi livelli nel mondo fa sentire la sua voce su una vicenda che racconta averle mosso ricordi e battaglie ancora non concluse sui diritti negati delle donne anche nello sport, compresa la maternità

Sullo sfondo il mancato riconoscimento del professionismo femminile e del lavoro sportivo ai massimi livelli diversamente da quanto accade per gli atleti uomini.

Discriminazioni che ancora resistono e hanno avuto ricadute anche nella sua lunga e brillante carriera: nonostante due vittorie in Coppa Italia di cui una come miglior giocatrice, diverse finali scudetto e la partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta e ai mondiali in Australia con la nazionale senior , non ha certo vissuto di gloria e ha dovuto fare altro per vivere: oggi è accompagnatrice turistica.

di Lara Boccalon

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