Ho iniziato a fare ceramica una quindicina d’anni fa.

Sono sempre stata una persona creativa ma ho una formazione scientifica e per quindici anni ho lavorato in un’azienda

di informatica.
Non conoscevo il mondo della ceramica se non per l’ammirazione verso le opere di alcuni maestri italiani e stranieri.

Ho seguito un primo corso di ceramica nel 2008 in un momento in cui avevo bisogno di esprimere la mia creatività.

In quel periodo avevo provato a partecipare anche ad altri corsi ma l’incontro con la ceramica è stato determinante.

Ho deciso di iniziare un percorso di formazione ‘autocostruito’ composto di vari workshop in giro per l’Italia con

maestri ceramisti italiani e stranieri. Questo processo di formazione è continuato negli anni e dura tutt’ora.

Pian piano è nato il mio laboratorio di ceramica.
Nel 2011 mi sono licenziata dal lavoro in campo informatico che avevo e dal 2017 ho aperto l’attività artigianale con Partita Iva.

Sin da subito ho caratterizzato la mia ricerca e produzione sui bottoni. Ho puntato a portare una parte del vasto mondo

della ceramica in un piccolo oggetto d’uso quotidiano capace di suscitare emozioni perché credo nell’importanza che

hanno le piccole cose nella nostra vita.

Creo bottoni utilizzando varie argille, dalle terraglie bianca e rossa a diversi tipi di gres e porcellana.

I bottoni realizzati a bassa temperatura li decoro con smalti, ingobbi, sottocristalline e cristalline, decalcomanie.

Per il gres utilizzo smalti, anche a base di cenere e decori con ossidi e cristalline a grosso spessore.

Con la porcellana prediligo le lavorazioni all’osso tra cui il nerikomi.

Cerco di portare un po’ del vasto mondo dell’arte della ceramica in un piccolo oggetto d’uso quotidiano. Di fatto il mio

non è un lavoro finito ma viaggia con le persone e si trasforma attraverso la loro creatività e le emozioni altrui.

Nel tempo la mia esperienza è cresciuta fino ad essere selezionata per eventi nazionali ed internazionali del mondo della

ceramica. Quando ho iniziato a far ceramica, la visita a questi eventi era per me un’occasione di conoscenza e di stupore per la

grande varietà di possibilità che la materia consente. Essere ora ‘dall’altra parte’, è sempre una grande emozione.

Per un periodo questa avventura è stata condivisa con un’amica. Dove pensiamo di non poter mai arrivare da soli, camminare in buona compagnia può fare la differenza. Per entrambe uno dei giochi preferiti da bambine era quello di mettere le mani nella scatola di latta dei bottoni della nonna.

Dietro ad ogni bottone o creazione c’è un percorso di studio ma anche un lavoro quotidiano di sperimentazione e verifica dei risultati.
C’è infine la propria creatività che mette in moto nuove idee e la volontà di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze andando a scoprire altre possibilità e tecniche.


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